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GDA Germania Austria
Luglio 20, 2021![](https://winegda.it/wp-content/uploads/2021/05/logogermania2jpg.jpg)
GDA Germania
Luglio 26, 2022PRODUTTORI e VINI
JEAN LALLEMENT – RM – Verzenay
4.5 ettari di vigna sul lato nord-est della Montagne de Reims, divisi tra una ventina di parcelle nei comuni Grand Cru di Verzenay (la maggior parte) e Verzy. Naturalmente tanto Pinot Noir (l’80% della superficie vitata), il resto Chardonnay.
Una produzione annua che sta intorno alle 20.000 bt totali, apprezzatissime da voci importanti della critica internazionale (es. Juhlin, Galloni, Schildknecht) e fino ad oggi pressoché ignorate in Italia.
Jean-Luc Lallement e la moglie Alexandra hanno preso in mano l’azienda di famiglia nel 1999, portandola progressivamente all’attuale eccellenza qualitativa.
Gestione attenta e rispettosa della vigna, limitando all’essenziale i trattamenti, per ottenere uve di ottima qualità. Vinificazione senza aggiunta di lieviti, né ricorso a filtrazione e stabilizzazione a freddo: i vini base vengono mantenuti in vasca, prima dell’imbottigliamento per la presa di spuma, fino al luglio successivo alla vendemmia, provvedendo unicamente a travasi periodici. Segue una sosta sui lieviti di almeno 4 anni e dosaggi sempre lievi, di fatto in area Extra-Brut (≤ 6 g/l) anche se la scelta è di etichettare tutta la produzione come Brut.
E’ una gamma agile, declinata in soli quattro vini: Champagne marcati da un Pinot Noir intenso, terragno, di grande qualità aromatica e freschezza salina, e gestiti da una mano precisa, asciutta, trasparente: capi in tweed di taglio sartoriale, per provare a rendere l’idea.
– Brut Grand Cru
Cru: Verzenay, Verzy
Vitigni: 80% Pinot Noir; 20% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Dosaggio: 6 g/l
Colore intenso e naso davvero espressivo che colora il pane tostato di cedro e chinotto, di uva scura, di spezie dolci. In bocca è ampio, gioioso e goloso; gli acini di Pinot Noir si fanno masticare succosi e croccanti in un quadro fresco, dolce e finemente salino che si allunga nel finale.
– Brut Grand Cru “Cuvée Réserve”
Cru: Verzenay, Verzy
Età delle vigne: > 35 anni
Vitigni: 80% Pinot Noir; 20% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Dosaggio: 4 g/l
I tratti rivelano la parentela con il “fratellino”, ma il carattere è diverso: quello sbarazzino, questo meno espansivo e più serio. Il profilo aromatico, di grande complessità, gioca su un frutto scuro screziato di grafite, di nocciola, di pepe, di dolcezza di camomilla e freschezza di zenzero. In bocca ha struttura, tensione, ricchezza nei ritorni aromatici, il tutto inscritto in un senso di asciutta purezza che indirizza l’energia verso il lunghissimo finale.
– Brut Verzenay Grand Cru 2013
Cru: Verzenay
Età delle vigne: > 35 anni
Vitigni: 80% Pinot Noir; 20% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Dosaggio: 4 g/l
Prima arriva la frutta secca, il miele, i biscotti al burro; dopo qualche momento di ossigeno si ravviva il frutto, un po’ albicocca un po’ fruttini rossi, e un minerale chiaro e vivace che sottende tutto e fa da contrappunto. Bocca ricca, profonda, dolce di nocciole sfumate di frutti rossi; freschezza e sapidità che alleggeriscono e allungano il finale.
Champagne di grande impatto, che non disdegna il calice in solitario, ma che ritengo dia il meglio in ambito gastronomico.
– Rosé Brut Grand Cru “Réserve”
Cru: Verzenay, Verzy
Età delle vigne: > 35 anni
Vitigni: 100% Pinot Noir
Annata: 2016
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta. Rosé d’assemblaggio (8% vino rosso)
Dosaggio: 4 g/l
Corallo chiaro. Naso elegantissimo, cristallo appena colorato di bacche rosse chiare e fresche, che con l’aerazione acquista profondità e ampiezza tra arancia sanguinella e sfumature floreali. Bocca verticale, vibrante, che trasmette un grande senso di energia e si apre su una scia luminosa e sapidissima di ribes, di fragola, di fiori.
Di fatto, è un millesimato non dichiarato: annata 2016 in questo caso.
FRANÇOIS SECONDÉ – RM – Sillery
François Secondé è l’unico récoltant-manipulant che ha sede nel comune Grand Cru di Sillery, e l’unico a proporre all’interno della propria gamma cuvée composte unicamente da uve provenienti da questo villaggio (Blanc des Noirs “La Loge” e Blanc de Blancs millesimé).
Di famiglia contadina, François Secondé ha acquisito le sue prime parcelle nei primi anni ’70 e di lì a poco ha cominciato a vinificare in proprio. Attualmente possiede 5.50 ha di vigneti, principalmente nel villaggio di Sillery e nei comuni Grand Cru limitrofi di Mailly, Puilsieux e Verzenay.
Il metodo di conduzione dei vigneti, inerbiti e curati limitando al massimo il ricorso a prodotti di sintesi, è valso di recente la certificazione HVE (Haute Valeur Environnementale).
Le vinificazioni avvengono prevalentemente in acciaio. Le barrique usate sono utilizzate per l’élevage di una piccola frazione dei vini che vanno a comporre le cuvée più importanti.
Il vin de réserve proviene da una cuvée perpetua (solera) iniziata nel 1982.
“La Loge” e “Les Petites Vignes” provengono integralmente da cuvée perpetue iniziate rispettivamente nel 2005 e nel 2009.
Lo stile preserva l’intensità e la struttura tipiche di questa area della Montagne de Reims, vestendole con un tocco di grande eleganza e finezza, per dare Champagne affascinanti, coinvolgenti, di carattere.
– Brut Grand Cru
Cru: Sillery, Mailly, Puisieulx, Verzenay
Età media delle vigne: 40 anni
Vitigni: 2/3 Pinot Noir; 1/3 Chardonnay (30% vin de réserve)
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Dosaggio: 8 g/l
Produzione annua: 25000 bt
Tra gesso, croissant e frutti rossi, introduce fin dalla prima nasata allo stile della casa. In bocca si conferma ricco, succoso, con una bolla carezzevole ed una bella verve salata.
– Intégral Grand Cru – Zéro Dosage
Dosaggio: 0 g/l
Produzione annua: 5000 bt
Versione non dosata dello stesso vino di base, che ne esalta l’aspetto minerale e ne sottolinea la finezza. La maturità del frutto disegna una silhouette sì ficcante e verticale, ma niente affatto priva di polpa.
– Brut “Cuvée Clavier”
Provenienza delle uve: Montagne de Reims
Età media delle vigne: 42 anni
Vitigni: 2/3 Chardonnay; 1/3 Pinot Noir (10% vin de réserve)
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Dosaggio: 8 g/l
Produzione annua: 2000 bt
Pasticceria delicata e finissima, floreale gentile, una spruzzata di scorza di limone. La bocca prosegue su colori chiari e toni freschi, nel gioco tra frutta gialla, agrumi e vena minerale. Elegantissimo.
– Blanc de Noirs Brut Sillery Grand Cru “La Loge”
Cru: Sillery
Età media delle vigne: 38 anni
Vitigni: 100% Pinot Noir
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta, breve passaggio in barrique usate per una parte della massa.
Dosaggio: 8 g/l
Produzione annua: 2000 bt
Qui il frutto è rosso, l’agrume più scuro, la mineralità salmastra e c’è una sfumatura di spezie. Intensità e consistenza del Pinot Noir che non vanno a discapito della finezza, in una bocca che si espande appagante, sapida e fresca, setosa nel perlage.
Da una cuvée perpetua iniziata nel 2005.
– Blanc de Blancs Brut Sillery Grand Cru 2014
Cru: Sillery (singola parcella)
Età della vigna: 48 anni
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta, breve passaggio in barrique usate per una parte della massa.
Dosaggio: 8 g/l
Non abbiamo ancora avuto la possibilità di assaggiare il millesimo in uscita.
E’ opportuno sottolineare che le condizioni pedoclimatiche di un’ampia fetta dei vigneti di Sillery sono sorprendentemente favorevoli allo Chardonnay, che copre all’incirca la metà dell’area vitata del villaggio. Si tratta della percentuale di gran lunga più alta tra i villaggi della Montagne de Reims.
– Brut Puisieulx Grand Cru “Les Petites Vignes”
Cru: Puisieulx (singola parcella)
Età della vigna: 47 anni
Vitigni: 50% Pinot Noir; 50% Chardonnay
Vinificazione in acciaio e in barrique, fermentazione malolattica svolta.
Dosaggio: 6 g/l
Produzione annua: 5/600 bt
Intenso e articolato al naso, tra frutto giallo, pan brioche punteggiato di nocciole, tratto roccioso e salmastro. Sorso ampio, polposo, appagante quanto raffinato nella freschezza perfettamente calibrata, nella finezza del perlage, in una certa austerità vinosa che esce soprattutto nel lunghissimo finale.
Da una cuvée perpetua iniziata nel 2009.
– Rosé Brut
Provenienza delle uve: Montagne de Reims
Età media delle vigne: 38 anni
Vitigni: 100% Pinot Noir (20% vin de réserve)
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Dosaggio: 8 g/l
Produzione annua: 4000 bt
Da un’inconsueta formula che combina saignée e assemblaggio nasce un rosé corallo , il cui naso floreale e cristallino ha in primo piano un lampone purissimo screziato appena di agrumi scuri. La bocca è pulitissima, resa cremosa dalla finezza della bollicina, dolce di frutta su un solido filo acido/sapido.
GIMONNET-GONET – RM – Le Mesnil sur Oger
La storia è quella comune a tante famiglie di viticoltori da generazioni, che a un certo punto, qui nel 1986, vinificano le prime bottiglie da proporre sul mercato con etichetta propria.
Da allora il vigneto di proprietà è più che raddoppiato, arrivando oggi a superare i 13 ha dislocati prevalentemente nei comuni più prestigiosi della Côte des Blancs: Chouilly, Cramant, Oiry, Oger e, soprattutto, Le Mesnil sur Oger. Completano il parco vigne di famiglia alcune parcelle a Vincelles e Verneuil, nella Valle della Marna, dedicate alle uve rosse.
Anne e Philippe Gimonnet, che hanno iniziato l’avventura, dal 2012 sono affiancati nel segno della continuità dal figlio Charles.
Ascoltandoli, pare che la ricetta del loro lavoro sia molto semplice: raccolta delle uve a perfetta maturazione, seguita da vinificazione in acciaio separata per ciascuna parcella (o per cru, quando le dimensioni delle singole parcelle non sono sufficienti): fondamentale, questo, per aver modo di calibrare gli assemblaggi.
Il risultato si manifesta in uno stile terso, elegante, che attraversa tutta una gamma in cui anche i vini che svettano per complessità aromatica e struttura colpiscono per l’estrema finezza.
– Brut “L’Accord”
Cru: Epernay, Chouilly, Oger, Vincelles, Verneuil
Età media delle vigne: 30 anni
Vitigni: 50% Chardonnay; 50% Pinot Noir
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: 24-30 mesi
Dosaggio: 8 g/l
Produzione annua: 25000 bt
L’intruso, in una gamma a tutto Chardonnay, ha un naso fresco, pulito, delicatamente floreale e dolcemente fruttato. La bocca è precisione, finezza, sassolini levigati di gesso, dolcezza di frutta chiara, tensione acida e garbatamente sapida che invitano ad avvicinare ancora il calice alle labbra.
– Blanc de Blancs Brut Grand Cru “L’Origine”
Cru: Oiry, Chouilly, Oger, Cramant, Le Mesnil sur Oger
Età media delle vigne: 35 anni
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: 30-36 mesi
Dosaggio: 6 g/l
Produzione annua: 30000 bt
Cambia il registro, non lo stile. Agrumi freschi, burro, pan brioche che introducono a un sorso appagante e verticale su un filo minerale chiaro, sapido. Gli aromi e la finezza di un Blanc de Blancs da libro di testo, sorprendente per rapporto piacevolezza/prezzo.
– Blanc de Blancs Extra-Brut Grand Cru “L’Extra”
Cru: Cramant, Le Mesnil sur Oger
Età media delle vigne: 45 anni
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: minimo 36 mesi
Dosaggio: 2g/l
Produzione annua: 2500 bt
Ribes, pane tostato, che via via rinfrescano verso limone, gesso e cristallo. Bocca tesa, ficcante, profonda, che lascia poco spazio a colori di frutta in un palato dominato da iodio, limone e sale.
– Blanc de Blancs Brut Grand Cru “L’Identité” 2014
Cru: Cramant, Le Mesnil sur Oger
Età media delle vigne: 45 anni
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: 6 anni
Dosaggio: 5 g/l
Non abbiamo ancora avuto la possibilità di assaggiare il millesimo in uscita.
– Blanc de Blancs Brut-Nature Grand Cru “Terre du Mesnil” 2012
Cru: Le Mesnil sur Oger
Età media delle vigne: 65 anni
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio, fermentazione malolattica svolta.
Sui lieviti: 8 anni
Dosaggio: 0 g/l
Produzione: 900 bt
Prodotto solo quando l’annata regala uve di qualità eccezionale (alcol potenziale intorno agli 11 gradi, acidità adeguate) da parcelle sul comune di Le Mesnil di età media superiore ai 60 anni, naturalmente limitate nelle rese dall’età stessa delle piante.
Non abbiamo ancora avuto la possibilità di assaggiare il millesimo in uscita, ma non nascondiamo le grandi aspettative legate alla straordinaria qualità dell’annata.
ANDRÉ ROBERT – RM – Le Mesnil sur Oger
Una gemma. Non esattamente nascosta, ma che in Italia è ancora lontanissima dal ricevere l’attenzione che meriterebbe.
Cinque generazioni di viticoltura; 14 ettari di vigna tra Le Mesnil sur Oger (in prevalenza) e poi Oger, Vertus, Cuis, Montigny sous Chatillon…; una meravigliosa cantina scavata nel gesso nel XIX secolo che ospita le bottiglie nel loro lungo percorso sui lieviti.
Naturalmente lo Chardonnay è il vitigno principe della casa, che come gli altri viene coltivato nel massimo rispetto della natura (certificazione HVE – Haute Valeur Environnementale).
Le vinificazioni, sempre parcellari, prendono le mosse da una fermentazione alcolica con lieviti indigeni. I vini di base vengono mantenuti per 8/10 mesi sur lies, parte in acciaio parte in barrique usate (età media 12 anni), questi ultimi subiscono batonnage periodici. Non viene svolta la fermentazione malolattica.
Obbiettivo (ampiamente raggiunto) è esaltare e combinare da un lato gli aspetti di purezza, freschezza, mineralità, dall’altro intensità, corpo, struttura. Il tutto in Champagne straordinari per carattere, intensità e finezza.
– Brut “Pauline”
Cru: Montigny sous Chatillon (Pinot Meunier), Cuis, Etrechy (Chardonnay)
Vitigni: 80% Pinot Meunier; 20% Chardonnay
Vinificazione: In acciaio, 8 mesi sur lies. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 3 anni
Dosaggio: 3 g/l
Aspetto dorato brillante, che prelude a un profilo aromatico generoso nella componente fruttata quanto rigoroso nell’aspetto minerale. La bocca prosegue coerente, lieve, cremosa, ma raddrizzata dall’acidità affilata che, unita alle bollicine finissime, rende la beva irresistibile.
– Rosé Brut “Rose de Vignes”
Cru: Montigny sous Chatillon, Vertus
Vitigni: 45% Pinot Meunier; 15% Pinot Noir; 40% Chardonnay
Vinificazione: In acciaio. Rosé d’assemblaggio. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 4 anni
Dosaggio: 4 g/l
Un bouquet freschissimo e delicato, giocato intorno al ribes rosso, introduce a un sorso pieno, verticale e succoso. L’acidità percepita, considerevole data anche l’assenza di fermentazione malolattica, non è fine a se stessa ma dà supporto, spinta, profondità e allungo alla polpa fruttata. Un calice serio e gioioso, fine e appagante.
– Blanc de Blancs Brut Grand Cru “Les Jardins du Mesnil”
Cru: Le Mesnil sur Oger
Vitigni: 100% Chardonnay
Annate: 2015 – 2014
Vinificazione: 50% in acciaio, 50% in barrique usate, 10 mesi sur lies con batonnage periodici.
No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 5 anni
Dosaggio: 5 g/l
Dai lampi dorati del calice si dipana un naso elegante e complesso che interseca la vivacità di agrumi e fiori bianchi, sfumature evolutive di frutta secca, brioche, toni iodati e gessosi, cenni speziati. In bocca è fine quanto intenso, profondo, coerente nei richiami aromatici, salmastro. In questo come in tutti gli altri vini della casa, il perlage è una carezza anche a bottiglia appena stappata.
– Blanc de Blancs Brut-Nature Grand Cru “Les Jardins du Mesnil”
Cru: Le Mesnil sur Oger
Vitigni: 100% Chardonnay
Annate: 2015 – 2014
Vinificazione: 50% in acciaio, 50% in barrique usate, 10 mesi sur lies con batonnage periodici.
No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 5 anni
Dosaggio: 0 g/l
Il quadro aromatico, che per impianto, eleganza e complessità è sulla falsariga del precedente, vira verso sensazioni prevalenti di cristallo, gesso, limone e qualche spezia. La bocca è tesa, finissima, luminosa per purezza e precisione, con quel senso di intensità e lunghezza quasi senza peso proprio di tanti grandi vini.
– Blanc de Blancs Extra-Brut Grand Cru “Les Parcelles du Terroir” 2015
Cru: Le Mesnil sur Oger
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione: 50% in acciaio, 50% in barrique usate, 10 mesi sur lies con batonnage periodici.
No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 4 anni
Dosaggio: 4.2 g/l
Il 50% del vino proviene da una singola parcella, il lieux-dit Les Vaucherots, ed è vinificato in barrique usate, il restante 50% proviene da altre parcelle di Le Mesnil ed è vinificato in acciaio.
Il naso gioca tra agrumi, burro, fiori e sassi bianchi. Il sorso è dritto, luminoso, appagante per struttura e coinvolgente per finezza e richiamo alla beva. Profondo e complesso se ti fermi ad analizzarlo, di una semplicità disarmante se ti limiti a berlo senza pensieri.
– Blanc de Blancs Brut Grand Cru “Terre du Mesnil” 2013
Cru: Le Mesnil sur Oger
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione: In barrique usate, 10 mesi sur lies con batonnage periodici. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 6 anni
Dosaggio: 6 g/l
Ampiezza, struttura, finezza che si combinano a meraviglia fin dall’attacco che sa di croissant salato, di cedro, di nocciole, di mare. Proseguono in bocca: piena, appagante e sostenuta da una splendida freschezza minerale che si allunga in un finale giocato tra agrumi, sale e spezie.
Da una selezione delle barrique ritenute, al momento dell’assaggio dei vin claire, le più rappresentative delle peculiarità e del carattere dell’annata a Le Mesnil.
– Blanc de Blancs Extra-Brut Grand Cru “Collection d’Auteur” 2012
Cru: Le Mesnil sur Oger
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione: In barrique usate, 10 mesi sur lies con batonnage periodici. No fermentazione malolattica.
Sui lieviti: 7 anni
Dosaggio: 3 g/l
Frutta e iodio, brioche e cristallo, una freschezza vegetale e matura e una solidissima spina dorsale minerale che dicono grande terroir e mano che lo sa gestire a meraviglia. La bocca è ampia, di grande ricchezza, e in uscita svela tensione acida, sapidità e un gran allungo. Gran materia portata con naturale eleganza, ed estrema gioventù.
La straordinaria qualità dell’annata ha spinto il produttore ad infrangere la consuetudine di etichettare come “Collection d’Auteur” una versione “R.D.” del “Terre du Mesnil” pari annata: il millesimo 2012, proposto sul mercato un anno dopo il 2013, è già dalla prima uscita “Collection d’Auteur”.
BROCARD PIERRE – NM – Celles sur Ource
#Vigneronidentitaire.
E’ l’hashtag coniato da Thibaud Brocard, che più di tante parole rende il senso del suo lavoro, il carattere suo e dei suoi vini.
I Brocard sono proprietari di 8 ettari di vigna cui si aggiunge l’approvvigionamento da circa 1 ettaro di proprietà di vignaioli sotto contratto (da qui lo status di NM). Tutte le parcelle sono dislocate nella Côte des Bar, caratterizzata dal tipico sottosuolo argillo-calcareo detto marna di Kimmeridge.
Thibaud guida l’azienda di famiglia dal 2012 dopo aver affiancato il padre per alcuni anni.
Insofferente a protocolli e certificazioni, mette in atto un’agricoltura che definisce “sostenibile e responsabile” nella quale ogni intervento è ridotto al minimo essenziale e il diserbo è bandito.
Le vinificazioni, anch’esse molto “semplici” e poco interventiste, prendono le mosse da una tradizionale pressa verticale Coquard, che assicura la necessaria delicatezza nell’estrazione. Tutte le fermentazioni avvengono in acciaio, secondo Thibaud il mezzo più neutro nell’ottica di trasmettere il terroir nella sua purezza. Per ridurre al minimo l’aggiunta di solforosa si lavora sotto azoto.
Molto tempo sui lieviti e una mano leggera sui dosaggi, danno vita a Champagne puri e appaganti, ricchi di personalità ed energia, che collocano Thibaud Brocard tra quelle che si stanno affermando come figure di riferimento nella vivacissima Côte des Bar.
– Brut “Tradition – NV”
Provenienza delle uve: Côte des Bar
Vitigni: 80% Pinot Noir; 10% Chardonnay; 10% Pinot Blanc
Vinificazione: 90% in acciaio, 10% in barrique usate
Sui lieviti: 30/36 mesi
Dosaggio: 6 g/l
Esuberante nell’attacco nettamente agrumato che ricorda il bergamotto, contornato da una vinosità sfumata di frutti rossi che ci riporta alla predominanza del Pinot Noir
nell’assemblaggio. In bocca prosegue ricco e coerente, la bella polpa resa croccante dal contrappunto acido/sapido e dalla freschezza di una nota appena balsamica. Goloso e appagante.
– Blanc de Blancs Extra-Brut “Bulles de Blancs” 2014
Provenienza delle uve: Côte des Bar
Vitigni: 100% Chardonnay
Vinificazione in acciaio
Sui lieviti: 5 anni
Dosaggio: 2 g/l
Spettro aromatico ampio e delicato che fonde note floreali, scorza di limone, frutta gialla, burro, con una tensione minerale che prelude a un sorso che combina ricchezza e finezza. La nota sapida dà dinamismo alla beva e accompagna verso un finale lungo, pulito e coerente.
– Blanc de Noirs Extra-Brut “Contrée Noire” 2014
Provenienza delle uve: Côte des Bar
Vitigni: 100 % Pinot Noir
Vinificazione in acciaio
Sui lieviti: 5 anni
Dosaggio: 2 g/l
Frutti rossi scuri, crosta di pane, una nota appena vegetale e nettamente minerale che dà luce e freschezza all’approccio olfattivo. In bocca c’è quella pienezza che ci si aspetta, una bolla fine, un tocco vinoso, una sapidità fresca e invitante che invita a riempire nuovamente il calice mentre ci si gode la persistenza.
– Brut-Nature “L’Egarée” 2014
Provenienza delle uve: Côte des Bar
Vitigni: 50 % Pinot Noir; 50% Chardonnay
Vinificazione: fermentazione in acciaio, passaggio in barrique usate
Sui lieviti: 5 anni
Dosaggio: 0 g/l
Intenso e complesso al naso, dove si rincorrono croissant e frutti scuri, tante spezie e scintille minerali. La bocca è appagante, succosa, ricca quanto tesa. Allungo notevole e perfettamente coerente, di grande profondità e pulizia.
– Rosé Extra-Brut “Saignée de la Côte” 2017
Provenienza delle uve: Côte des Bar
Vitigni: 100 % Pinot Noir
Vinificazione: fermentazione in acciaio, passaggio in barrique usate
Sui lieviti: 3 anni
Dosaggio: 3 g/l
Non abbiamo ancora avuto la possibilità di assaggiare il millesimo in uscita.
Riporto di seguito la nota sull’annata precedente, che dà un’idea dello stile che abitualmente caratterizza questo vino:
Calice rosso rubino che preannuncia un naso rude ed elegante, ricco di piccoli frutti rossi, screziato di geranio, di violetta, di sfumature speziate. In bocca c’è struttura importante, c’è tensione; sensazioni vinose e scia che gioca tra lampone e geranio, tra rosa e liquirizia.
Di certo dà il meglio a tavola, accostandosi senza timore anche a carni rosse.
Marco Roccarino (389 0053298)
Francesco Agostini (333 4058588)
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