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RIESLING D’ASTA TEDESCHI
Maggio 19, 2021RIESLING E GRÜNER VELTLINER ANNATA 2018
L’ ANNATA 2018
Non nascondiamo che ci eravamo presentati agli assaggi un po’ timorosi: le statistiche raccontano di un’estate tra le più calde che si ricordino. Ma le statistiche vanno contestualizzate e interpretate… e soprattutto i vini vanno assaggiati senza pregiudizi!
Una buona distribuzione delle precipitazioni ha evitato il rischio di stress idrico che alcune delle vigne più giovani avevano corso nel 2017; le temperature notturne sono state in media significativamente più basse rispetto ad altre annate “calde” recenti come la 2015; dopo un episodio precipitativo consistente avvenuto ai primi di settembre, il clima in fase di vendemmia è stato quanto di meglio si possa desiderare: asciutto, fresco, soleggiato, perfetto per avere la serenità e il tempo per scegliere il momento di raccolta ideale di ogni parcella.
Mediamente il grado alcolico dei vini è stato leggermente più basso rispetto all’annata precedente, l’acidità, specie per i Riesling, particolarmente vivace e si sono avuti grandi sviluppi aromatici donati dalle ampie escursioni termiche e dal progredire dolce dell’ultima fase della maturazione.
Questo in generale. Aggiungiamo poi che Leo Alzinger e Lucas Pichler sono universalmente riconosciuti tra i più puri e sensibili talenti enologici della regione e che il parco vigne di entrambe le aziende ha un’età media piuttosto alta, che notoriamente limita l’influenza sulle piante degli estremi climatici di qualsiasi segno. Il risultato sono state due batterie di assaggio affrontate con grande soddisfazione e punte di vero entusiasmo!
F.X. PICHLER – Dürnstein-Oberloiben
È Il produttore simbolo della Wachau. Per gli appassionati, uno straordinario interprete del territorio, delle sfaccettature di ogni vigneto, attraverso vini che combinano concentrazione, dinamismo, eleganza; per il pubblico meno attento alle sfumature e più all’immagine, un’azienda che ha trasceso la dimensione territoriale per assurgere a fama mondiale.
Azienda fondata nel 1898, già negli anni ’30 ci sono segnali che qui si cerca la qualità senza compromessi: è allora che Franz Pichler seleziona il clone di Grüner Veltliner tuttora in uso, caratterizzato da chicchi piccoli, tendenza a rese particolarmente contenute e a grande concentrazione.
La storia moderna inizia nel 1971, quando Franz Xaver (F.X.) Pichler prende in mano l’azienda. Ne amplia progressivamente la superficie vitata di proprietà (oggi siamo vicini ai 20 ha, in larga parte nei cru più importanti della Wachau orientale) e ne traccia la linea stilistica attraverso vini che danno un contributo fondamentale alla notorietà della Wachau nel mondo.
Dal 1999 il figlio Lucas è lo scrupolosissimo kellermeister, F.X. si dedica anima e corpo alla cura dei vigneti.
Storia scarna, in fin dei conti, ma ogni episodio ha un’importanza fondamentale nella storia enologica della Wachau e dell’Austria.
Oggi è avveniristica (e dall’estetica discutibile) la sede; è meravigliosa la sala degustazione, che ti dà l’impressione di galleggiare tra i vigneti; sono ultra-tradizionali le grandi botti dove i vini nascono e crescono senza fretta: immagine moderna, sostanza ben ancorata alla tradizione.
I VINI DEL GDA
1) Klostersatz Grüner Veltliner Federspiel 2018. Frutto chiaro e dolcemente speziato. In bocca è sapido, equilibrato, davvero piacevole ed espressivo. Un Federspiel decisamente superiore allo standard, degna introduzione a tutta la serie.
2) Steinertal Grüner Veltliner Smaragd 2018. Un grande vino. Uno splendido e appagante profilo aromatico che si muove tra crema al limone, menta, frutta a pasta bianca, precede l’assaggio di un vino di ottima struttura, intensità e tensione. Travolge con l’interminabile persistenza.
3) Kellerberg Riesling Smaragd 2018. Una interpretazione magistrale dell’annata e del vigneto ! Grande complessità aromatica tra frutta gialla, agrumi verdi e su tutto una mineralità nettissima. Concentrazione e tensione in bocca sono quelle di un grandissimo vino. Interminabile la persistenza in un gioco che entusiasma tra toni ricchi, quasi tropicali e straordinaria freschezza. Questo è il vino che ci si attende che un grande produttore faccia dal più celebre vigneto in Austria. La dura pietra e la caparbietà delle radici delle poche piante a ricercare in profondità l’acqua ha dato un risultato che ha del miracoloso. Chapeau!
4) “M” Grüner Veltliner Smaragd 2018. Imponente, come da programma, e davvero ottimo. Esemplare su come si possa ottenere da un’annata ricca, un vino di gran presenza aromatica e bellissima “cremosità in bocca”, ma sostenuto da una spina dorsale minerale (incredibilmente) adeguata. L’avverbio in parentesi perché quasi stupisce come si riesca a tenere in equilibrio tutta questa materia. La bocca è saturante, l’allungo imperioso. Qui la scelta delle uve e il momento della raccolta ha fatto la differenza. M sta per “monumental”, a identificare un Grüner Veltliner (meno spesso anche un Riesling) eccezionale per concentrazione e complessità. Le uve che diventeranno M vengono vendemmiate da 2 a 3 settimane più tardi rispetto agli Smaragd da singolo vigneto. Normalmente la maggior parte dalle terrazze del Loibenberg insieme ad una selezione delle migliori uve degli altri vigneti di maggior pregio.
5) Burgstall Riesling Federspiel 2018. I grandi sono tali anche sui loro vini “piccoli” ! Adorabile questo “primo vino” aziendale. Fresco, piacevole, arioso, con bocca di bella acidità e sapidità. È un Federpsiel di tutto rispetto che l’annata ha reso ancora più importante del solito.
6) Steinertal Riesling Smaragd 2018. Un vino grandissimo, esemplare. Anche sul Riesling si ottiene un vino perfetto. Pesca e agrumi al naso, in bocca ha una magnifica presenza dettata da un grande equilibrio sì, ma con una tensione sapida, succosa che conquista. Lunghissimo. È una certezza, anno dopo anno.
7) Kellerberg Riesling Smaragd 2018. Grandissimo vino. E’ il Kellerberg che ogni anno ci aspettiamo. Aromaticità sublime e, in questa fase più che giovanile, particolarmente gentile tra fiori, agrumi, uva. La bocca è intensissima per struttura, succosità, sapidità, tensione estrema e lunghissima persistenza. Vigne molto vecchie, che anno dopo anno danno la giusta materia per produrre i migliori vini d’Austria . Chapeau!
8) M Riesling Reserve 2018. Ottimo vino. L’annata ricca ha suggerito produrre un vino demi-sec, piuttosto che trocken, che permette ancor di più di sviluppare un frutto avvolgente, ed estremamente vivace in bocca, di lunga persistenza.
ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) “Loibner” Grüner Veltliner Federspiel 2018. Forte fruttato, molto aromatico, lungo, un bel vino.
*) “Dürnsteiner” Grüner Veltliner Smaragd 2018. Un profilo ricco al naso, ben aperto, con frutto dolce corrispondente al palato, carezzato da sensazioni ricche.
*) Loibenberg Grüner Veltliner Smaragd 2018. Come ogni anno è il vigneto che si offre con la struttura più ricca, con aromi di frutta tropicale in evidenza, e bocca ampia, ricca. Molto buono.
*) Liebenberg Grüner Veltliner Smaragd 2018. Stupendo vino. Naso purissimo, sensazioni cristalline e molto precise in bocca, a volte ricche, a volte sapide, con bella acidità. Tutto ben raffinato, con bella freschezza. Ottima la persistenza. La scelta di non inserirlo nel GDA è stata unicamente dettata dal voler limitare la scelta alle vette assolute, ma è di un livello che potrebbe essere già il top per la maggior parte dei produttori
*) “UNENDLICH” Grüner Veltliner Smaragd 2017. Finalmente assaggiato. È un vino mostruoso… È la seconda annata prodotta, la prima il 2003. Verrebbe da dire che è il Montrachet dell’Austria, ed è forse l’unico vino dove Lucas si “lascia andare” a produrre un vino sconvolgente di intensità e sensazioni saturanti, ma anche con tensione enorme e lunghezza inarrivabile.
*) “Dürnsteiner” Riesling Smaragd 2018. Ottimo vino di gran equilibrio, sapido, bello piacevole, di gran equilibrio.
*) Loibenberg Riesling Smaragd 2018. Il vigneto generalmente più “caldo” della zona. È anche il più esteso, ragion per cui ci sono anche splendide zone terrazzate. Naso di frutta tropicale, con sensazioni ricche in bocca, ravvivate dalla mineralità. Come fare un ottimo vino gestendo ogni annata al meglio. Ma questa è la capacità dei grandi produttori.
ALZINGER – Dürnstein-Unterloiben
Dimentichiamo, qui, il modello di vino opulento, dimostrativo, che molti legano alla Wachau e aspettiamoci Veltliner e Riesling puri e gentili, che trasmettono con chiarezza e precisione l’anima di ogni vigneto. Vini raramente espliciti in gioventù, pervasi di una fascinosa timidezza che lascia comunque intuire l’infinita complessità che si svilupperà negli anni (molti) a venire. Vini intensi più che ricchi, che parlano con un tono deciso e ammaliante, che non alzano la voce.
Leo Alzinger Sr. (eh sì, perché è Leo anche il figlio) eredita i vigneti di famiglia a metà degli anni ’70. E che vigneti: una decina di ettari tra i quali brillano Steinertal, Loibenberg, Höhereck, Liebenberg… ci sono quasi tutte le migliori posizioni dell’area intorno a Loiben.
Gli Alzinger vendevano le uve alla Dinstlgut Loiben. Nel 1983 Leo Sr. decide di produrre e commercializzare i propri vini e fin da subito lo stile è quello tratteggiato nelle righe precedenti.
Leo Jr., che dopo gli studi di enologia a Klosterneuburg ha avuto una fondamentale esperienza formativa presso Muller Catoir con il grande kellermeister Hans Günther Schwarz, prosegue in cantina sulla strada tracciata dal padre, che è comunque ancora attivo principalmente in vigna.
I VINI DEL GDA
1) Mühlpoint Grüner Veltliner Federspiel 2018. Veltliner da libro di testo. Nel profilo aromatico, dove il frutto giallo è rinfrescato da agrumi ed erba falciata e ravvivato dalla lieve speziatura. In bocca, dove la polpa è considerevole per la categoria, ma si pone con lievità, facilità di beva e ottima persistenza. Quest’anno il nostro preferito in un’ottima serie di Veltliner Federspiel.
2) Loibenberg Grüner Veltliner Smaragd 2018. Una riuscita sbalorditiva: la ricchezza dell’annata e del vigneto declinate in intensità, non in peso. C’è frutta tropicale, agrumi maturi, tante spezie e una screziatura verde. In bocca prosegue ricco, cremoso e nervoso, a configurare uno splendido equilibrio “ad alto volume” che sfocia nell’allungo finale. Un risultato fantastico figlio di una perfetta alchimia tra le diverse parcelle aziendali all’interno del vigneto e di scelte calligrafiche dei momenti di raccolta a perfetta maturazione.
3) Steinertal Grüner Veltliner Smaragd 2018. Profilo aromatico mineralissimo ed estremamente compresso al momento dell’assaggio, che lasciava trasparire giusto qualche erba aromatica in un quadro di freschezza cristallina. Bocca diritta, potente, intensa, che si svela strato dopo strato con una precisione e un equilibrio che tengono agevolmente a bada la grande struttura. Persistenza notevole per una grande bottiglia in fieri.
4) Dürnsteiner Riesling Federspiel 2018. Naso molto aromatico, primario, floreale, con un che di balsamico che vira l’agrumato verso lo zenzero. Bocca leggera, sapida, guizzante, con quella beva gioiosa ma tutt’altro che banale che deve avere un Federspiel di qualità.
5) Loibenberg Riesling Smaragd 2018. Grande davvero, come e forse ancor più del Veltliner dallo stesso vi-gneto. Naso intensissimo di frutta, agrumi freschi, ricchezza tropicale. Bocca evidentemente ricca, piena, ma con una tensione minerale, un profilo acido, un allungo che entusiasmano. Qualcosa di magico nei Loibenberg di Alzinger in questo 2018…
6) Steinertal Riesling Smaragd 2018. Clorofilla, lime, mineralità luminescente a configurare un approccio confidenziale dove il Loibenberg era dimostrativo. In bocca c’è grande intensità, concentrazione, ci sono muscoli, ma su una struttura snella, verticale. Complessità, persistenza, richiamo alla beva sono senza mezzi termini quelli del grande vino.
ALTRI VINI ASSAGGIATI
*) “Dürnsteiner” Grüner Veltliner Federspiel 2018. Dal vigneto Frauenweingarten, Grande profilo fruttato, ricco, e corrispondentemente l’impatto iniziale è ricco, subito bilanciato da una bella acidità. Finale con forti richiami aromatici. Un vino che avrebbe potuto essere fra quelli scelti, anche in questo caso però abbiamo voluto limitarci nella proposta.
*) Hochstrasser Grüner Veltliner Federspiel 2018. Molto bello. Profilo minerale al naso, roccioso, In bocca molto verticale, sapido, preciso.
6) Liebenberg Riesling Smaragd 2018. Grandi aromi al naso, molto solare e ricco in bocca, molto giocoso, nel suo rimbalzare fra sensazioni ricche e sapide, molto cremoso. Ritorno aromatico di note esotiche nel finale.
*) Hollerin Riesling Smaragd 2018. Una bellissima albicocca al naso, e con note di pesca. Gran presenza in bocca, ricco e compresso, con il continuo ritorno delle note aromatiche. Molto charmant, come vino! Lunga la persistenza!
*) I Reserve, Grüner Veltliner e Riesling, non sono stati assaggiati, e non perciò non proposti, perché non ancora pronti.
APPENDICE SUI VINI AUSTRIACI
WACHAU
LA REGIONE
È la valle del Danubio tra Melk e Krems, appena a monte di Vienna: una trentina di chilometri di corso del fiume di grande bellezza paesaggistica, profondissima storia enologica e straordinaria qualità produttiva.
I vigneti, per buona parte terrazzati, che risalgono le ripide colline affacciate sul Danubio godono di un clima unico, caratterizzato da escursioni termiche particolarmente significative date dall’alternarsi delle correnti tiepide provenienti dalla Pannonia ad est e di quelle ben più fresche che scendono dall’altipiano del Waldwiertel a nord.
La geologia è complessa. In alto terreni magri caratterizzati da formazioni rocciose di costituzione molto antica quali graniti, miche e gneiss, detti in tedesco “urgestein” (roccia primitiva). Scendendo e avvicinandosi al Danubio, il suolo si arricchisce di depositi di loess (sedimento eolico finissimo) e loam (terriccio argillo-sabbioso portato dal fiume).
I VINI
Insieme alle meno note vallate laterali di Kamptal e Kremstal, la Wachau è una delle regioni d’elezione per il Riesling ed è la regione d’elezione per il Grüner Veltliner. Una simbiosi perfetta: il Riesling gradisce l’inospitale urgenstein, il Veltliner dà il meglio sui terreni più ricchi e portati ad una maggiore ritenzione idrica.
Le caratteristiche pedoclimatiche accennate in precedenza danno vita, attraverso rese naturalmente limitate, a vini secchi di grande intensità e finezza aromatica, precisi, profondi e marcatamente minerali, tanto nelle versioni più leggere (Steinfeder e Federspiel), quanto in quelle di maggior ricchezza e struttura (Smaragd). Nelle mani dei migliori interpreti, i vini rispecchiano in tutta evidenza le differenti caratteristiche geologiche e microclimatiche di ogni vigneto.
TERMINOLOGIA
Nella Wachau i vini secchi di qualità sono classificati in tre categorie, definite a seconda del grado alcolico naturalmente sviluppato dal vino. L’appartenenza ad una determinata categoria dà inoltre, e soprattutto, un’indicazione sulla struttura e sul livello di concentrazione del vino.
Ogni categoria è identificata da un nome e da un marchio registrati dall’associazione Vinea Wachau Nobilis Districtus, che raggruppa i produttori della regione.
Steinfeder – Con un grado alcolico inferiore a 11.5% vol, si tratta dei vini più leggeri. Il nome riprende quello della “steinfedergras”, un’erba piumata che cresce proprio intorno alle vigne e che ricorda la leggerezza di questi vini. Attualmente è una categoria relativamente poco praticata.
Federspiel – Contenuto alcolico tra 11.5 e 12.5% vol, per vini scattanti e succosi. Il nome rimanda alla tradizione della falconeria, un tempo praticata nella zona: è l’oggetto ricoperto di penne di uccello che, simulando una preda, funge da esca e richiamo per il falcone.
Smaragd – Sono i vini più ricchi e concentrati, il cui grado alcolico supera (a volte anche di molto) il 12.5% vol. Il nome è quello dei ramarri, proprio color smeraldo, comuni nei giorni di sole sui vigneti terrazzati della Wachau e scelti per designare i vini di maggior prestigio.
I VIGNETI DEI PRODUTTORI
Molti vigneti sono in comune fra ai vari produttori preferiamo perciò descriverli separatamente, indicato a quali produttori appartengono.
BACINO DEL DANUBIO
FRAUENWEINGARTEN (Oberloiben – Unterloiben) – Alzinger
E’ l’ampio vigneto che sta tra gli abitati di Oberloiben e Unterloiben: un lieve declivio tra la collina terrazzata e il Danubio. Il terreno sabbioso e ghiaioso e la pendenza molto moderata ne fanno l’ambiente ideale per la produzione di Grüner Veltliner di grande eleganza e delicatezza, normalmente di categoria Federspiel.
KLOSTERSATZ (Oberloiben) – F.X. Pichler
Ad ovest di Oberloiben, su un terreno profondo e complesso dove la sabbia del Danubio si mescola ai detriti scesi dalla collina soprastante. Ne derivano vini lievi, speziati e delicatamente minerali.
OBERHAUSER (Oberloiben) – F.X. Pichler
Tra il Klosterzatz e il pendio terrazzato, la superficie è particolarmente ricca di ghiaia. Terreno ed esposizione ottimali per Riesling di media struttura, cristallini, di chiara espressione fruttata.
IM WEINGEBIRGE (Mautern) – VOM STEIN (Mautern) – Nikolaihof
Parcelle particolarmente qualitative del grande vigneto Silberbichl. Pendenze dolci, ma substrato di gneiss che affiora in più punti grazie allo strato di loess particolarmente sottile.
VIGNETI PARZIALMENTE TERRAZZATI
BURGSTALL (Unterloiben) – F.X. Pichler
Su una piccola collina di gneiss e granito sabbiosa in superficie, che si innalza ad est di Unterloiben. Luminoso e ventilato, dà Riesling puri e fruttati, normalmente di categoria Federspiel.
HOCHSTRASSER (Unterloiben) – Alzinger
Situato ai piedi del Loibenberg, la parte alta del vigneto ne è la naturale prosecuzione, mentre nella parte bassa sabbia e sedimenti tipici del bacino del Danubio fanno da base ai detriti del terreno roccioso soprastante. Ricchezza e intensità tipici dei vini del Loibenberg qui si fanno più sottili, rinfrescanti, finemente minerali.
MÜHLPOINT (Unterloiben) – Alzinger
E’ la prosecuzione verso il basso dello Steinertal. La parte alta del vigneto, pressoché identica nella composizione a dominante gneiss al vicino di sopra, se ne differenzia per la pendenza nettamente meno pronunciata. In basso aumenta invece la quota parte di argilla. Aromatici e nettamente speziati, i vini hanno media struttura e si collocano, a seconda delle annate, a livelli di concentrazione che stanno tra il margine alto della categoria Federspiel e il margine basso della categoria Smaragd..
HOLLERIN (Dürnstein) – Alzinger
Una parte terrazzata, in alto, incastonata tra la parte bassa dell’Höhereck e quella del Kellerberg; un declivio il cui terreno è più sciolto e profondo, in basso. Dà vini di struttura piena e grande espressività aromatica.
VIGNETI TERRAZZATI
STEINERTAL (Unterloiben) – F.X. Pichler, Alzinger
All’estremità orientale della Wachau, forma una sorta di anfiteatro esposto a sud tagliato da una valle longitudinale che convoglia le correnti fresche che scendono dal bosco che sovrasta a nord il vigneto. Questo, unito ad un terreno estremamente magro che poggia su un substrato di gneiss, risulta in vini di profilo prettamente “nordico”: freschi negli aromi, minerali, verticali ed affilati in bocca.
LOIBENBERG (Unterloiben) – F.X. Pichler, Alzinger
Vasto e celebre vigneto che sovrasta Unterloiben. Particolarmente ripido (fino al 77%) e completamente esposto a sud, è noto per essere il vigneto più caldo della Wachau, culla di vini di grande struttura e ricchezza estrattiva. È parzialmente vero, naturalmente, ma date la grande estensione (oltre 30 ha), l’ampio dislivello (dai 200 ai 400 m s.l.m.), le micro-variazioni nella composizione del terreno pur su una matrice prevalente di gneiss, è possibile individuare numerose parcelle con caratteristiche anche sensibilmente diverse tra loro.
HÖHERECK (Dürnstein) – Alzinger
È un piccolo vigneto (nemmeno 3 ha) ed è probabilmente questo il motivo della sua scarsa notorietà. Divide il Kellerberg e il Loibenberg e ne riassume le straordinarie caratteristiche: la grande pendenza (fino al’81%), l’estrema complessità geologica. Più fresco rispetto alla gran parte del Loibenberg perché ben aperto alla ventilazione da nord, è un sito ideale, uno dei migliori della regione, per il Riesling.
KELLERBERG (Dürnstein) – F.X. Pichler
Esposizione prevalente a sud-est, suolo magro dove abbondano sedimenti glaciali, escursioni termiche particolarmente marcate, sono tra i motivi che rendono questo un vigneto di qualità eccezionale. Capace di combinare nei suoi vini intensità aromatica, struttura e concentrazione con un grip acido-sapido unico e una meravigliosa eleganza minerale.
LIEBENBERG (Dürnstein) – F.X. Pichler, Alzinger
Tra Dürnstein e Weissekirchen, esposto a sud / sud-ovest e caratterizzato da geologia particolarmente complessa. Il microclima fresco e ventilato dà vini aristocratici, di grande eleganza minerale.
STEINER HUND (Krems) – Nikolaihof
Terreno magro e ripidissimo, roccioso come i vini che ne derivano. Geologicamente appartiene a tutti gli effetti alla Wachau, ma “politicamente” sta per qualche centinaio di metri nella Kremstal. Per questo motivo i vini non possono essere etichettati con le denominazioni tipiche della Wachau (Steinfeder – Federspiel – Smaragd).
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